Cerri di Borgata Mollie (San Carlo)
Il Comune di San Carlo tutela i cerri di Borgata Mollie
Il cerro (Quercus cerris) è una quercia di grosse dimensioni appartenente alla famiglia delle Fagaceae. Una specie ancora diffusa in Piemonte in Appennino e nelle zone collinari. Un tempo era assai più diffusa, tant’è che se ne ritrova traccia nei toponimi: Val Cerrina, Cerro Tanaro, ecc…
Secondo alcune ipotesi il cerro è anche all’origine del toponimo “Cirié”. Un appiglio in più per tutelare gli ultimi cerri presenti in questa zona del Canavese.
I (probabili) ultimi cerri si trovano presso la Borgata Mollie, nel Comune di San Carlo, sulla riva che delimita l’altipiano della Vauda. Una riva tra l’altro caratterizzata da un bel bosco e, per questo, frequentata da camminatori e cercatori di funghi.
I cerri sono una presenza significativa, da preservare e far conoscere, soprattutto di questi tempi. Per questa ragione l’ATA ha chiesto al Comune di San Carlo di adottare provvedimenti per la loro tutela. La richiesta ha avuto esito positivo: il 18 ottobre l’amministrazione comunale di San Carlo ha approvato una variante al Piano Regolatore (PRGC) che classifica la zona dei cerri quale “area agricola di interesse naturalistico”, determinando in tal modo “una specifica tutela”. La variante è ora soggetta osservazioni.
Un plauso quindi all’amministrazione comunale e in particolare al Sindaco Ugo Papurello che ha condiviso l’idea e si è attivato per raggiungere l’obiettivo della tutela. Occorre ora dar risalto all’iniziativa: la salvaguardia dei cerri di Borgata Mollie è un atto importante, anche dal punto di vista simbolico. Da rilevare inoltre che sempre il Comune di San Carlo ha riservato la circolazione dei mezzi motorizzati su Starda Mollie ai soli residenti. La zona si è così confermata importante per l’attività all’aria aperta dei cittadini, soprattutto ciriacesi in virtù della vicinanza dell’abitato. Ragione in più perché anche il Comune di Ciriè adotti provvedimenti similari sulle strade di propria competenza che collegano l’abitato ai percorsi ciclopedonali sulla Stura di Lanzo.