I 40 anni di A.T.A.

 

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40 anni di ATA

Non è mica semplice parlare delle attività di una Associazione, se poi lo si deve fare per i quaranta anni di vita, allora le cose si complicano, si rischia di cadere in una carrellata di attività o nel ricordare “quanto siamo stati bravi”.

Ma il bello è che di iniziative ne sono state fatte tante e bravi lo siamo stati per superare le vicende associative che a volte sono state un po’ turbolente.

In autunno cercheremo di costruire un momento celebrativo, di ricordo, ma soprattutto di proposte nuove, di prospettive anche inconsuete per avvicinarci alla Natura. Non abbiamo la presunzione di pensare di salvare il nostro ambiente, ma abbiamo la sicurezza di avere portato nel corso degli anni a migliaia di persone stimoli molteplici per avvicinarsi all’ambiente e al territorio ma soprattutto di aver cercato le vie più disparate per far crescere conoscenza, affetto e amore per la Natura.

La nostra associazione nasce formalmente a Druento (TO)  (vedi Statuto) nel maggio del 1984 ma, probabilmente, nelle menti dei fondatori il suo seme, che sarebbe poi germogliato, era già presente molto tempo prima. Probabilmente, in ognuno dei fondatori, esisteva già la consapevolezza della necessità di trattare il territorio in cui vivevano con l’attenzione che si riserva a ciò che è prezioso, vitale e fragile. Sicuramente, ognuno per proprio conto, già metteva in pratica comportamenti per contrastare lo sfruttamento, l’impoverimento, il degrado del proprio territorio da parte di chi, per interessi privati o per semplice ignoranza, ne metteva in pericolo la sostenibilità e la salubrità. Unire le forze è stata l’azione che, quando se ne è presentata l’occasione in quel di La Cassa (nel 1977) ha contribuito a contrastare la lottizzazione e la vendita abusiva di terreni agricoli che prometteva guadagni economici speculativi.

Nasce così l’Associazione Tutela Ambiente che si dà struttura, energia e status di portatore di interesse riconosciuto dagli enti locali come interlocutore, aderisce, come affiliata, a Pro Natura Piemonte potendo avvalersi così di aiuti e competenze spesso rilevatesi fondamentali per affrontare impegni rilevanti. I primi passi di ATA hanno smosso quel seme latente che iniziò così a germogliare, a crescere e mostrare le prime foglioline ancora tenere, sparse qua e là; la prima struttura organizzata sul territorio del ciriacese e delle valli di Lanzo, con referenti in molti paesi che si assumevano l’impegno di promuovere iniziative e allertare su possibili problemi ambientali o, quanto meno, ritenuti tali. Perché va sottolineato che allora, come ancora oggi, ATA prima di intraprendere iniziative in opposizione o a sostegno di progetti che coinvolgono l’ambiente, studia, approfondisce, coinvolge esperti nei vari settori, discute e poi assume le proprie convinzioni al riguardo.

Non abbiamo molte notizie sulle attività dell’ATA dei primi anni (i fondatori sono ormai quasi tutti deceduti o non più attivi) ma sappiamo che uno degli strumenti che i fondatori si sono dati per coinvolgere le persone, è stato quello di organizzare corsi che potessero insegnare tecniche e trasmettere sensibilità verso la terra, le piante, l’aria, le tradizioni, i saperi trascurati o dimenticati; un’attività che ha coinvolto negli anni migliaia di persone, che ha contribuito a rendere più informati e consapevoli cittadini di tutte le età e di ogni estrazione sociale; un servizio alle persone formalmente non richiesto da nessuno, ma ritenuto importante da chi ha avuto la volontà e la tenacia di indicare un percorso non sappiamo quanto lungo ma certamente significativo.

Negli ultimi 15 anni molte sono state le iniziative e le azioni per la difesa del territorio, applicando sempre questo principio: non chiedere all’ATA di fare bensì chiediti cosa puoi fare tu con l’ATA.

Come già detto, uno degli strumenti che ATA si è data fin dalla sua nascita, è quello della formazione tramite corsi e dell’informazione e sensibilizzazione attraverso iniziative come quelle di “ATA incontra e racconta”. Nel corso dei decenni si è passati dai corsi di frutticoltura tenuti inizialmente dal fondatore Lorenzo Bonino (che negli anni novanta hanno visto la presenza di centinaia di persone nelle singole serate) a quelli di micologia, in collaborazione con il Parco della Mandria, corsi spesso conclusi con ottime cenette a base di funghi, preparate da Giancarlo Moretto. E poi cucina vegetariana, reflessologia plantare e facciale, baite di pietra in miniatura, costruzione di cestini di vimini, apicoltura, giardinaggio, orticoltura, erbe spontanee alimentari e officinali, riconoscimento delle piante, corsi residenziali di approccio alla natura denominati “Natura animATA”, fino ad arrivare ad un vero e proprio corso abilitante per il conseguimento del cosiddetto “patentino” per l’utilizzo dei fitofarmaci.

L’informazione e la sensibilizzazione, con “ATA incontra e racconta”, è stata ricca di contenuti; abbiamo presentato libri dedicati a battaglie politiche in difesa dell’ambiente, incontri dedicati alle “Terre Alte”, reportage fotografici, storie di ricuperi di sentieri nella Val Malone, esperienze nei parchi piemontesi, percorsi sindonici nelle valli d Lanzo, incontri con illustri divulgatori ambientali (Luca Mercalli, per citare il più noto) e con amministratori locali, serate dedicate alla meteorologia, alla micologia. E ancora il monumentale libro “La flora delle valli di Lanzo” e il prezioso “ESCO”(Erbe Spontanee Commestibili e Officinali) scritti da autori strettamente legati al nostro territorio.

Non abbiamo trascurato le passeggiate in luoghi che riteniamo significativi per conoscere e capire la loro straordinaria valenza ambientale: lungo il torrente Stura alla scoperta di angoli sconosciuti, di foreste pietrificate e di ambienti ricuperati con intelligente opera trasformando una cava di ghiaia in uno splendido ambiente lacustre e boschivo (l’oasi dei Goret, per intenderci); la riscoperta della Vauda, la cenerentola degli attuali Parchi Reali, con comminate lungo i suoi bordi per scoprire specie animali e vegetali insolite e poco conosciute. Collaborazioni con i Guardiaparco del Parco della Mandria, che ci hanno accompagnati alla scoperta di specie vegetali endemiche o rare ma soprattutto del mondo inaspettato che è presente negli alberi vetusti e deperienti.

Parlando di Alberi abbiamo lanciato la campagna “Amico albero vengo a trovarti”: si tratta della raccolta di informazioni su alberi ritenuti monumentali o di particolare interesse. Già abbiamo iniziato a mappare queste segnalazioni sul nostro sito web e le abbiamo inviate in Regione Piemonte e all’IPLA per il possibile inserimento nella mappatura nazionale.  Così abbiamo cominciato a guardare le piante con un occhio diverso e più attento a queste particolarità e in questo percorso abbiamo proposto un momento residenziale denominato “Natura AnimATA” che è lo sforzo di coniugare una visione “scientifica” della natura e un approccio inusuale tramite il “forest bathing e l’ecopsicologia” entrambe discipline che si stanno imponendo all’attenzione dei biofili.

L’ ATA nasce in seguito ad una azione di salvaguardia del territorio e in questi 40 anni non ha mai distolto l’attenzione riguardo la sua tutela; molte, purtroppo, sono state le occasioni nelle quali si è dovuto intervenire per tentare di scongiurare azioni dannose, per lo meno da noi ritenute tali, per l’ambiente e per i cittadini. La vicenda della cava di Varisella, quella dell’azienda per il recupero di rifiuti pericolosi a Villanova, il mega impianto di pannelli fotovoltaici nella riserva della Vauda, sono solo alcuni esempi di azioni in cui l’ATA si è coinvolta, insieme a comitati spontanei locali e cittadini non organizzati, consapevole dei rischi che si correvano.